La vera tragedia

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    Nel frattempo che si parla di pericoli e fenomeni sociali inesistenti, sta continuando incessantemente la vera tragedia: stanno sparendo le diversità culturali nel mondo.
    Stanno diventando i modelli di vita di Europa e Stati Uniti il predominio e come l'unica forma giusta di modernità appiattendo ogni cosa. E' una tragedia, è una minaccia... è un incubo per me... sapere che ovunque andremo SIAMO TUTTI UGUALI.
    Praticamente tutti stanno abbracciando questo nostro modo di vivere, perchè porta a una vita migliore e altri stili di vita e vecchie abitudini diventano troppo difficili o poco vantaggiose al confronto.
    Anche le lingue stanno scomparendo (non che mi importi in sè della lingua, lingue minoritarie inutili, ma quello che accompagna la diversità linguistica). Significa che con la lingua si perdono modi di pensare che sono intrecciati con la cultura e l'identità di una comunità.... I paesi europei hanno imposto la loro lingua e anche dopo l'indipendenza di questi paesi, queste lingue sono rimaste a soppiantare la propria lingua di comunicazione originaria. E anche dove non c'è stata un'imposizione così, sta accadendo lo stesso. Per esempio con il turismo non responsabile, oppure non celebrare la diversità, bensì uniformarla (giudicando con la nostra mente culture diverse identificando qualcosa di sbagliato che loro fanno e devono adeguarsi a noi, perchè per noi è sbagliato).
    Per me è una piaga e spegnerebbe anche la vivacità di sognare, di viaggiare, di sperare, perchè si tiene la luce in me accesa che qualcosa di diverso c'è in questo mondo. Se non c'è più nemmeno questo, che si vive a fare? Purtroppo l'occidente porta all'assorbimento o annientamento delle tradizioni locali e anche l'urbanizzazione... che porta tutte le persone su un'unica via, sulla modernità, però se è giusto perchè da una parte porta sviluppo e qualità della vita, dall'altra parte significa sacrificare le identità culturali per sempre... perchè evoluzione e modernità devono per forza comportare uniformità? A nessuno importa di questo grande problema (forse per chi si trova bene in questo grande tassello occidentalizzato, prima che fosse un mosaico di culture diverse, buon per voi che vi trovate bene).
    Oramai l'essenza delle proprie radici culturali sta scomparendo e finirà così. Le regioni del mondo che tendono a mantenere un po' più salde e diversificate sono veramente poche (isole Oceania, paesi più poveracci dell'Asia orientale, comunità rurali e nomadi della Russia e Medio oriente, sud America e le popolazioni indigene). Patrimonio umano perso, più anche patrimonio ambientale (pratiche economiche globalizzate favoriscono la produzione su larga scala e perdita ambiente), tradizioni vengono adattate o perse a favore di modelli culturali globali, oltre al problema della cultural appropriation:
    L'appropriazione culturale rappresenta l'adozione o l'utilizzazione in maniera inappropriata o inconsapevole di elementi di una cultura da parte dei membri di una cultura dominante,[1][2] il che costituisce nella maggioranza dei casi un irrispettoso mezzo di oppressione e spoliazione, nonché una forma di colonialismo. L'identità della cultura minoritaria si troverebbe così privata della sua proprietà intellettuale, oppure danneggiata nella sua immagine ormai ridotta ad una semplice caricatura razzista. Wikipedia. In altre parola una cultura che diventa solo simbolica o estetica, senza più il valore sociale originario... Tutti uguali, tutti plasmati stesso modello di consumo, stili di vita, gusti estetici e le aspettative in tutto il mondo. La fine
     
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    -Viaggio nell’Italia in minoranza: lingue che scompaiono: https://it.babbel.com/it/magazine/lingue-minoritarie
    Negli ultimi 500 anni, è scomparsa la metà delle lingue parlate nel mondo. Oggi ce ne sono circa 2500 sull’orlo dell’estinzione ed entro la fine del secolo, un’ulteriore metà sprofonderà per sempre nell’oblio.
    Non si tratta di folclore. Né di passatismo o di interesse linguistico-accademico. Si tratta di un viaggio in luoghi appartati che raccontano, concretamente, quanta diversità, quanta ricchezza, quanta umanità si perde quando una lingua scompare.


    - I Navajo sul piede di guerra Nel mirino il brand dei jeans: I nativi americani fanno causa alla Urban Outfitters che vende capi d'abbigliamento con il nome della tribù: "Dobbiamo difendere diritti e tradizioni dalla commercializzazione selvaggia": https://www.repubblica.it/economia/2012/03...79/?ref=HRERO-1
    (uso non autorizzato del loro nome e dei loro simboli culturali a fini commerciali, ma questo è un esempio, ce ne sono infiniti. Moda "Etnica": ladri e devastatori di cultura)

    -Il Milan fa la haka prima della partita contro il Carpi (ma non è la squadra vera): https://video.corriere.it/milan-fa-haka-pr...7c-24926a577cc5
    (ma in generale direi che in eventi sportivi danza Haka non è altro che uno show senza rispetto o significato della pratica originale & altri casi simili)

    -Priyanka Chopra: «Mi schiarirono la pelle per lavorare a Bollywood»: https://www.lasvolta.it/7017/priyanka-chop...are-a-bollywood
    Anche le ragazze comuni, infatti, cercano in ogni modo di schiarire il proprio incarnato per avere sembianze più europee, considerate il modello di bellezza per eccellenza.

    -Bellezza: in cerca di tratti occidentali, corsa al bisturi per donne Sud Corea: https://www.focus.it/scienza/salute/bellez...rima%20e%20dopo.
    "Arrivano a deformarsi il viso per ottenere dei lineamenti di tipo occidentali, considerati il canone di bellezza e perfezione da perseguire per avere successo nella vita.
    E' una cultura
    (quella occidentale) in cui gli uomini sono giudicati in base alle possibilità finanziarie e le donne per la loro bellezza."

    - in generale: simboli religiosi adottati per scopi di moda o decorativi (tatuaggi, souvenir..), dementi che si mettono vestiti orientali in Italia (il problema è quando elemento culturali diventa solo estetica) che diventano abiti di scena o per fare i fighi e sentirsi chissà cosa

    -mercati tradizionali soppiantati, penso oramai tutte le capitali sono uguali, adattate per soddisfare le aspettative dei visitatori stranieri.

    intanto per l'inclusività e diritti di tutti (tutti chi... trans malfatti cessi rifatti obbrobriosi) mentre vengono dimenticate le reali differenze e le culture da cui provengono e vengono promosse immagini di bellezza associata a tratti fisici tipici del fenotipo bianco e occidentale (non sono esperta, ma insomma tutti uguali ai nostri)
     
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    Donna si innamora di un contadino peruviano, lascia la sua vita di lusso e va a vivere nella giungla: Caroline Knight, una donna di 34 anni, è un'insegnante di yoga che ha viaggiato in Perù per 10 giorni durante la pandemia. A causa delle restrizioni è rimasta bloccata nel Paese dove si è innamorata di un giovane contadino locale. Ha così deciso di strappare il suo biglietto di ritorno per Londra e cambiare vita: ora vive nella giungla, circondata da insetti, senza acqua potabile e lavora con il suo compagno 20enne nella coltivazione del cacao.

    Nonostante il caldo della giungla, gli insetti voraci, la mancanza di servizi igienici e il lavoro estenuante, svegliarsi accanto a loro ogni mattina, al suono magico delle scimmie urlatrici, mi riempie il cuore di gioia. Mi sento al sicuro e amata.
     
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    RUSSIA: La mobilitazione parziale sta decimando le minoranze etniche: www.eastjournal.net/archives/127915 Sebbene la Russia abbia annunciato la mobilitazione parziale, quella in corso tra le minoranze etniche sembrerebbe totale.

    Il 21 settembre, il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha annunciato la mobilitazione parziale per cercare di far fronte alle battute d’arresto registrate sul campo di battaglia, nell’est e nel sud dell’Ucraina, in particolare nelle regioni di Kharkiv e di Kherson.

    Sebbene il Cremlino abbia promesso di mobilitare solo riservisti con esperienza militare, in molte aree rurali quella in corso sembrerebbe una “mobilitazione totale”. Come ha affermato Samuel Ramani, ricercatore di Oxford e esperto di Russia, la mobilitazione potrebbe addirittura “rappresentare una pulizia etnica”. In effetti, l’impatto che la guerra ha avuto sulle comunità di asiatici-russi, nonché sulle minoranze, può essere definito “drastico”. Come ha evidenziato Ramani, "è più facile reclutare soldati nelle regioni più povere”, ribadendo che gran parte delle aree rurali sono economicamente svantaggiate e abitate da minoranze etniche. Il reclutamento sproporzionato di minoranze, sommato al reinsediamento degli ucraini in Russia, che Kiev definisce “deportazione”, farebbe dedurre che uno degli obiettivi del Cremlino sia quello di rendere la Russia più bianca, ha analizzato Ramani.


    (I poveracci delle minoranza etniche sono costretti a scegliere se andare a fare la guerra o se rischiare la prigione.)
     
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    ave maria in piena disgrazia

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    Ti confesso che come ideali siamo all'opposto, ma tu proponi comunque dei punti di vista interessanti da analizzare e su cui discutere, però questo
    CITAZIONE
    intanto per l'inclusività e diritti di tutti (tutti chi... trans malfatti cessi rifatti obbrobriosi)

    mi ha fatto un pochino storcere il naso. Ti reputo una persona interessante e sto leggendo con attenzione i tuoi post, e so che non dovrei permettermi perché è il tuo spazio e puoi scriverci quello che vuoi, è solo che...mi ha fatto un po' specie leggerlo, ecco.
    Sull'appropriazione culturale e il problema reale che crea (e non quello immaginario di tumblr e tiktok) mi trovi pure d'accordo. Temo purtroppo che non interessi a nessuno fare in modo che si abbia un avanzamento della civiltà e dei diritti per tutti (che sono sacrosanti) senza distruggere qualcos'altro sul proprio cammino.
     
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    CITAZIONE (dunkelblum. @ 5/12/2023, 19:47) 
    Ti confesso che come ideali siamo all'opposto, ma tu proponi comunque dei punti di vista interessanti da analizzare e su cui discutere, però questo
    CITAZIONE
    intanto per l'inclusività e diritti di tutti (tutti chi... trans malfatti cessi rifatti obbrobriosi)

    mi ha fatto un pochino storcere il naso. Ti reputo una persona interessante e sto leggendo con attenzione i tuoi post, e so che non dovrei permettermi perché è il tuo spazio e puoi scriverci quello che vuoi, è solo che...mi ha fatto un po' specie leggerlo, ecco.

    purtroppo qualcuno lo deve pur dire la verità. Di certo non sono una bellezza alla vista, nè è naturale, nè rappresenta una qualche forma di diversità che abbia valenza (come gruppi minoritari con la cultura propria, diversità genetica etnica che sono patrimonio umano, diopende uno che intende per diversità). Il mio astio è nato dal fatto che, cioè quello che mi dà proprio fastidio, eccetto va be il loro essere sopra le righe ma poi dopo dipende dal soggetto magari può risultare anche simpatico dopo, è l'essere altezzosi che la società gli ha permesso di essere a questi qui. Per fortuna ci sono anche non etero che si oppongono al mondo lgbt, in quando schifezza portatrice infestatrice nel mondo, e che nonostante siano essi stessi delle categorie sessuali lgbt, si oppongono a questo movimento sociale di esaltati e dicono chiaramente la verità: non si battono per reali diritti, è gente che ha sempre la coda tra le gambe e ogni cosa che gli viene detta la vedono come uno scagliarsi a loro stessi sulla loro identità di genere.. inoltre gli offri una mano, la società gli ha dato i diritti (matrimoni, identità di genere, cambio di sesso e riconoscimento, asili x omo rifugiati) e continuano SI VOGLIONO PRENDERE IL BRACCIO (genitorialità, adozioni e altre cose immonde che non ce la faccio a elencare)

    parole di un gay omofobo https://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/...ri-1942848.html
    29 Aprile 2021 - 12:17
    Diretto, senza filtri e lontano dal politicamente corretto: Mauro Coruzzi, in arte Platinette, in una lunga intervista con Pietro Senaldi ha parlato del ddl Zan e della deriva sociale del pensiero unico
    "Il mondo omo mi mette in croce perché non mi piego al politicamente corretto e voglio potermi autodefinire 'frocia' o 'cagna' e dire che il mio massimo sogno erotico è conquistare un eterosessuale, che in quanto tale non mi si concederà mai
    Il martellamento ideologico non ha effetti positivi sulla società, è privo di valenza sui comportamenti delle persone"

    anche altri come lui, spero se ne siano accorti che essere gay non vuol dire far parte di questa aberrazione sociale

    CITAZIONE (dunkelblum. @ 5/12/2023, 19:47) 
    Sull'appropriazione culturale e il problema reale che crea (e non quello immaginario di tumblr e tiktok) mi trovi pure d'accordo. Temo purtroppo che non interessi a nessuno fare in modo che si abbia un avanzamento della civiltà e dei diritti per tutti (che sono sacrosanti) senza distruggere qualcos'altro sul proprio cammino.

    L' occidente è un flagello avanzante, senza sosta, immagino che chi si trova bene qyi così (non qui in italia, intendo qui in quanto paese inglobato occidentalizzato
    ameba
    come una grande ameba cicciona che ingloba ogni cosa che trova e piano piano e la avvolge, la disintegra fino a quando non è diventata parte di sè stessa, così come fa questo schifo di società piena di falsità, all'apparenza aperta e inclusiva (dalle sparizioni di tutto quello che ho elencato, non c'è inclusività, ma eliminazione)che fa di tutto per far perdere la propria identità e fagocitare in un pensiero, modo di vita & altro unico), chi si trova bene così non ha alcun problema a veder sfumare le differenze... va in vacanza, trovi la stessa gente, le stesse cose, gli sta bene. Anzi, lo trova anche un fattore positivo. Magari x chi inizia a trovare stretto e falso tutto questo divento un problema
    Dove vado per non assistere a tutta questa merda? per fortuna c'è chi fa resistenza, anche se ho elencato solo paesi in povertà che 'per forza' rimangono nei loro confini e la diversità ancestrale, anche altri posti con modernità, rimangono più localizzati e unici. ma devo andare proprio a cercare
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    Covid media: Senato accuserá Bolsonaro per genocidio indios: https://lavoceditalia.com/2021/10/13/61648...nocidio-indios/
    In Brasile, il relatore della Commissione parlamentare d’inchiesta (Cpi) sulla pandemia, il senatore di opposizione Renan Calheiros, accuserá il presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, anche del crimine di “genocidio” delle comunitá indigene nel rapporto finale che dovrebbe essere consegnato questo venerdí: lo rivela il settimanale “Istoe”.

    Alla base del rapporto – secondo la rivista – sarebbe un documento di sette pagine firmato da giuristi in cui si afferma che “contro le popolazioni indigene, ci sono state azioni e omissioni, durante il periodo della pandemia, culminate in un vero “genocidio”.



    (da minuto 5:03)

    In altre parole, in sintesi... covid sfruttato per eliminare le popolazioni locali non resistenti a malattie esterne, politica genocida o noncurante.... o fatto proprio apposta, probabilmente portato apposta da gente infetta per accelerare il processo
     
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    Andava messo in cima alla lista. Una delle cose obbrobriose che incalza tutto:

    IL TURISMO PROCREATIVO DELL’OCCIDENTE: http://www.lachiavedisophia.com/blog/la-ma...-delloccidente/

    Guardate la faccia di questa (https://www.iene.mediaset.it/video/materni...a_1165377.shtml) che ride tutta contenta ad abbracciare la donna che non può capire in quanto di lingua e orizzonti di vita diversi, è andata a utilizzare il suo apparato riproduttivo in quanto lei già vecchia e ha già sgravato e deve andare a spremere il corpo di un'altra, autoconvincendosi e ripetendo più volte che non l'abbia fatto solo x soldi, ma che ci sono donne che lo fanno perchè vogliono farlo. Forse è andato a raccontarlo al grande pubblico proprio per raccontare a sè stessa e agli altri autoconvincendosi che sia tutto apposto in ciò. E intanto ridacchia, che ha usato tale donna come container, alimentando questo biomercato e sfruttamento umano, dopo le mucche da latte, anche le donne da parto. Se era libera di farlo, perchè non si è mostrata in volto lei? brulicano le organizzazioni che offrono, dietro cospicuo pagamento, la soluzione ai problemi di fertilità; tra i servizi erogati, oltre alla scelta della madre surrogata, anche l’assistenza legale per la stipula del contratto e le spese mediche. Una vera e propria compravendita, in questo caso di figli, perché di fatto la maternità surrogata è un grande business attorno al quale girano milioni di euro.
    Secondo il tariffario pubblicato dal New York Times, in Inghilterra affittare una madre surrogata costa circa 120 mila euro, in Thailandia il costo scende a 48 mila euro. Se poi si vuole risparmiare, con una tappa in Ucraina si ottiene un “utero in affitto” per 30 mila euro. Se si raggiunge il continente africano, in Nigeria, Algeria e Somalia il prezzo è molto competitivo, noleggiare una madre surrogata cosata poco meno di 10 mila euro, stessi prezzi si possono trovare nella vicina Creta o in India.
    (...)
    Le testimonianze di coppie che riescono ad avere un bambino fra le braccia è in notevole aumento: in particolare donne con una carriera in ascesa che, trovato l’amore dopo i 40 anni, entrano nella spirale di cicli di fecondazione assistita falliti e approdano all’ultima possibilità, la maternità surrogata. Parto dal presupposto che il desiderio di avere un figlio non si basa su alcun diritto, ancor più se esso diventa “prodotto” di un mercato senza remore che utilizza il corpo di donne, approfittando delle loro gravi indigenze socio-economiche, per produrre su commissione un figlio, sottoponendo l’essere umano ad un processo di disumanizzazione e trasformandolo in uno strumento di business. (...) E che dire della strumentalizzazione della donna? Come si sente la madre surrogata quando deve separarsi dal bambino che ha portato in grembo per nove mesi? Donne che diventano oggetto, per scelta, per soldi o per disperazione, che si adoperano a portare in grembo i figli che saranno di altri.


    Chi usufruisce di questo servizio sono solo europei e statunitesi. Oltre a donne con problemi di vecchiaia o fertilità, utero malato, o gay, possono usufruire di questo servizio anche donne che hanno paura della gravidanza e di tutti i cambiamenti che comporta, sopratutto estetici, magari perdono la linea e i cambiamenti ormonali le portano a perdere i capelli, le smagliature o non sopportano la pesantezza fisica perchè devono andare a zonzo e shopping e non hanno tempo e voglia, ma vogliono comunque il loro figlio con lo stesso sangue

    Le confessioni di paris hilton che non può fare figli naturalmente perchè ha paura dell'ago: "Ho un così forte disturbo da stress post-traumatico (?)Se sono in uno studio medico, mi fanno un'iniezione, qualsiasi cosa, ho letteralmente un attacco di panico e non posso respirare. (...) sapevo solo che non sarebbe stato salutare per me, né per il bambino crescere dentro qualcuno che soffre di un'ansia così elevata (...) Non ci sarebbe mai stato il momento giusto per farlo perché non c'è letteralmente tempo per fare qualcosa nella mia vita" non è salutare per te, quindi facciamo rischiare altri (spesso queste madri devono assumere medicinali pericolosi per la salute, ormoni o altro. Infine, sono confinate nell’anonimato in qualunque caso, perché il mercato deve continuare a prosperare.) e come ti sei rifatta cessa? coi poteri taumaturgici a distanza? che punture e bisturi ti hanno modellato tutto il corpo

     
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    Angelina Jolie scappa da Hollywood: "E' un posto malsano." Prima del divorzio da Brad Pitt ho avuto la paralisi di Bell, non posso più vivere così: Angelina Jolie, 48 anni, sogna di scappare lontano dal mondo spietato di Hollywood. «Sono cresciuta in un posto piuttosto superficiale. Tra tutti i posti del mondo, Hollywood non è un posto salutare. Quindi cerco l’autenticità». «Mi trasferirò appena possibile» «In Cambogia ho una casa, nella giungla, ed è il luogo dove mi sento più a mio agio. All’inizio, non avevo in mente d’impegnarmi nella conservazione di un’area di foresta. Avevo cominciato a fare volontariato nel Paese perché mio figlio è nato lì e perché avevo visto le conseguenze della guerra. Abbiamo rimosso le mine nel suolo per creare un’area sicura per le scuole e gli ospedali del posto. Il mio obiettivo era occuparmi dei bambini, impegnarmi per garantire loro un’istruzione. Ma quando sei lì, capisci che devi prenderti cura dei bisogni di una comunità nell’insieme, quindi anche dell’ambiente. Ho ascoltato quello che diceva la gente. Per loro era importante salvaguardare le proprie radici culturali e sviluppare l’economia della zona in modo sostenibile». «Quando ho cominciato io, non c’era questa necessità di diventare una figura pubblica, di condividere così tanto della propria vita personale, che deriva proprio dall’essere una persona famosa»«Mi sono resa conto che le mie amiche più care sono delle rifugiate: forse quattro donne delle sei a cui sono più vicina provengono da guerre e conflitti. C’è qualche ragione per cui le persone che hanno attraversato difficoltà sono anche molto più oneste e molto più connesse, e io sono più rilassata con loro»

    E' la scelta più giusta, anche se non vivrà mai come i comuni mortali, potrà discostarsi da tutto questo... dalla sua dichiarazione ("Quando ho cominciato io, non c’era questa necessità di diventare una figura pubblica, di condividere così tanto della propria vita personale, che deriva proprio dall’essere una persona famosa") ha iniziato infatti negli anni 80 come modella e anni 90 come attrice (e gli anni 80 e 90 non hanno niente a che vedere col nuovo millennio) sottolinea come l'aumento della pressione per condividere dettagli personali con il pubblico e l'esposizione, si è intensificata con social media e della cultura della celebrità sempre più invasiva in occidente. Ha già la cittadinanza cambogiana, ha adottato figli di quelle parti e pare sia avvezza alle abitudini di quelle parti, anche culinarie, il noto video:



    Anche se le dichiarazioni pubbliche delle celebrità non si sa mai come possono essere interpretate, se sia tutto vero, per via dell'immagine pubblica, della privacy, credo però che lo status di celebrità qui ad una certa sia insopportabile e sia vero il desiderio di trovare un ambiente in cui possa avere una maggiore privacy e persone più reali e la soluzione sia andarsene. Se è difficile essere giudicati e osservati per un comune, figuriamoci per un vip considerando i canoni mediatici che spesso li accompagnano (scelta consapevole di entrare nel dominio pubblico, ma la situazione è degenerata).. la soluzione è andarsene
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    Darei una conclusione a tutto questo post, evitando di riportare anche altri casi perchè mi innervosisco
    Occidente (non inteso solo solo come area geografica, ma tutti quei luoghi che sono stati assorbiti, quindi ad esempio una città seppur in un altro continente è occidente se condividono caratteristiche culturali, economiche o sociali simili): fa bandiera dei diritti umani, della diversità, per la salvaguardia dell'ambiente, per una vita migliore, della lotta contro la violenza di genere, ogni forma di discriminazione e in particolare delle donne (?).... ma nel frattempo:
    attua il suo dominio ovunque, con media, film, oggetti, anche a distanza quindi esercitando ideale che unico cammino di successo è il nostro e tutti i paesi se vogliono vivere bene disprezzando la mediocrità devono seguire il nostro stesso cammino, trattiamo il diverso come un fenomeno da baraccone, ovvero il diverso è come uno spettacolo, come curiosità esotica al massimo, qualcosa di inferiore a noi è povertà, basta poco che viene considerata una vita di disagi, solo perchè ai nostri occhi non c'è il surplus a cui siamo abituati, oltre a stereotipi dannosi che non favoriscono di certo un ambiente in cui le persone sono trattate con dignità, il filo conduttore di tutto è appiattimento culturale, se qualcosa viene da noi adottata non rimane altro che il guscio o per questione estetiche, a questo punto se una tradizione deve ridursi a questo è meglio che scompaia proprio, e infatti stanno scomparendo le culture come mai non è accaduto prima nella storia ad opera di conquistatori, a livello globale, e nessuno se ne preoccupa, come se il problema non esistesse... contro la discriminazione si dice, ma poi l'atteggiamento verso le altre culture è superficiale e ci si preoccupa bensì di altre diversità, travestiti e fluidi. Nonostante "l'impegno contro la discriminazione" (booh), anche pratiche non direttamente violative dei diritti umani, minano la diversità e l'uguaglianza culturale, tramite molti modi che stiamo attuando tutti... gli sforzi per promuovere l'inclusione e la diversità culturale non vanno oltre la mera retorica in quanto il sostegno alle lingue e alle tradizioni locali e delle prospettive culturali diverse, non esistono, anzi come ho detto prima si vedono come poverini chi non ha raggiunto il nostro stesso livello di abbondanza; pulizia etnica non si fa solo con violenza, ma anche col disprezzo; poi tutti i dati dicono che non ce ne frega niente delle risorse (basta andare a vedere impronta ecologica nelle diverse parti del mondo), i paesi dove c'è maggiore consumo di acqua pro capite nel mondo, sono Stati Uniti, Europa e i paesi di sfarzo del medio oriente ecc. basta andare a cercare i dati di ogni cosa, anche per altri fattori... poi però, si fa la cop contro i cambiamenti climatici in un paese molto bello, anche culturalmente, dove si vive solo di petrolio (che senso ha parlare di abbandonare i combustibili fossili in un paese che non offre nient'altro che quello), abbiamo tutte le risorse del pianeta concentrate nei supermercati e scaffali, gente e ambiente del mondo sfruttato per noi; poi per questa cultura woke (boh, mo ho scoperto che si chiama così), si parla sempre delle solite scemenze.... sessismo & compagnia bella (dire “studenti” è sessista, student*, la preghiera del "Padre nostro" è troppo maschilista) e dei diritti delle donne? a cui qui ci si indigna se viene torto un capello, spesso situazioni in cui si mostrano cadute dal pero o sono persone che sfruttano le relazioni personali o l'aspetto fisico per ottenere successo, poi però gli occidentali usufruiscono del corpo delle donne di altri paesi supportando mercato degli esseri viventi per il loro progetto genitoriale, ad ogni costo questo desiderio, superando anche l'idea di mercanzia del corpo umano femminile, corpo umano e femmine che qui ci si indigna invece per ogni cosa che accade, seppur inesistente, quindi sì, tutto fila.
    Solo un approccio autentico e rispettoso può contribuire a un mondo inclusivo e equo ed è l'opposto di quello che sta accadendo :cincin:
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9 replies since 3/12/2023, 18:16   38 views
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