Liberarsi ed essere grati

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    Se davvero guardiamo le cose in faccia, non sappiamo cosa verrà prima, il domani o la morte.


    La mia vita non è stato altro che un insoddisfacente flusso di esperienze negative che non mi hanno mai lasciata in pace e che io non sapevo dominare. E cosa facevo... inquietata da queste emozioni negative, non facevo altro che impegnarmi inconsapevolmente andando incontro ad altre numerose esperienze spiacevoli, litigi, rivalse e vendette, facendo moltiplicare la sofferenza.
    E' arrivato il momento di liberarsi dall'odio, da vendette, da vane discussioni, bisogna distaccarsi da ogni dinamica negativa, anche perchè alla fine, a cosa ci porterà? Emozioni distruttive che ostacoleranno solo il nostro benessere e che ridurranno il tempo della nostra brevissima vita. La nostra vita è solo una casuale e fugace esistenza nell'eternità in cui poi continuerà tutto senza di noi
    Coltiviamo quindi una mente positiva con la decisione che per la restante parte della nostra effimera vita, non manca molto, faremo solo ciò che porta a soddisfazioni, trasformando i nostri pensieri in maniera virtuosa. Non perdiamo la salute mentale a causa di emozioni perturbatrici, liberiamo la nostra mente sempre più affollata da pensieri frenetici, che purtroppo ci conduce questa società materialista e consumista, una società di doveri, competitiva, che monetizza ogni cosa. Non arriviamo più al punto in cui dobbiamo gestire negatività che non vorremmo affrontare, ma eliminiamo alla base ciò che dimora in noi che conduce a questo.
    E' arrivato il momento di dire basta. Il mio corpo sarà un regno di gioia, perchè qualunque cosa accada, nessuno potrà disturbare e intaccare la mia mente.

    cznbgf



    La mente non domata è paragonabile al regno animale.
    La verità è che in giro non c'è un sano atteggiamento mentale (che non c'entra con la sanità mentale o la pazzia, intendo che non c'è un sano metodo di gestire le proprie emozioni e la lente con cui vedere e valutare le cose). Abbiamo tutto, risorse materiali e non potenzialmente (chi ha soddisfatti le cose materiali, potrebbe dedicare la sua vita anche per altro, mentre chi non ce l'ha, deve pensare solo a raggiungere le cose primarie per vivere) eppure continuiamo a lamentarci e a essere ingrati. Non siamo familiarizzati con le nostre menti, stati mentali in balia di illusioni avidità odio e desiderio, che non riusciamo a contrastare che conducono ad azioni verso gli altri, risposte non tanto diverse da quelle animali che agiscono di istinti e impulsi. Eppure così non raggiungeremo mai la felicità.
    La qualità delle nostre azioni dipende dallo stato della nostra mente. I problemi e la sofferenza scaturiscono da uno stato indisciplinato della nostra mente. Perciò, la nostra stessa felicità è, di fatto, nelle nostre mani. La sofferenza ha delle radici. E la nostra esistenza è in balia di tutto questo perchè non riusciamo a controllare. Identificandone le cause, sappiamo quello che bisogna evitare e troveremo senza sforzo la felicità.
    Eppure ci disprezziamo per un nonnulla, siamo vittime di cupidigia, di ira, di orgoglio, quando agiamo tra di noi incontriamo una forte resistenza in un atteggiamento egocentrico che è in noi. Il malessere, la negatività e l'odio sono una costante, mentre con la nostra mente potremmo ridurre il male a un'afflizione temporanea che può essere eliminata. Sottovalutiamo le fortune che abbiamo, cadiamo vittime di queste emozioni distruttive, ignorando il bene che ci è stato dato, e non per il caso, ma per operato di altre persone.

    Il cibo, gli abiti e il riparo di cui godiamo in questa vita, sono stati resi possibili dalla benevolenza di tutti gli esseri senzienti. Tutte le facilitazioni di cui godiamo sono dovute al lavoro di molti esseri senzienti. La nostra società ci conduce ad una eterna insoddisfazione, cicli di desideri e pressioni sociali a ottenere cose che ci appesantiscono e che ci rendono schiavi del dover continuare a cercare qualcosa di nuovo o di diverso, anziché apprezzare ciò che si ha, e in abbondanza anche... Non siamo focalizzati sulla vera mancanza, sulla reale radice del problema. Continuiamo a dare per scontato tutto ciò che ci circonda e a non esserne grati. Ingratitudine, prevaricazione, ingordigia... Non c'è niente da fare. Pancia piena non crede a digiuno.
    Eppure ogni cosa che ci circonda e che ci permette di vivere bene e confortevolmente è il risultato di sforzi umani, spesso invisibili o trascurati. Per questo non dovremmo odiarci, se viviamo bene è ad opera degli altri. Ogni pasto, ogni vestito, ogni luogo sicuro in cui viviamo, ogni tecnologia che usiamo che ci agevola, ogni cosa è intrisa di storie umane e di sacrifici. Senza i contributi degli altri, non avremmo mai queste cose.
    Pur essendo benestanti non sono contenti... e quando scoprono di non poter ottenere tutto quello che desiderano, iniziano i guai veri.
    Se viviamo bene è perchè c'è ad esempio una catena alimentare in cui gente sfruttata e sottopagata, lavora per noi, è perchè ci sono macchine e industrie che fanno tutti i passaggi per noi, abbiamo cibi praticamente già pronti e non dobbiamo più preoccuparci di procacciarci il cibo. Abbiamo tutto a portata di mano, per impegnarsi al benessere, alla felicità di tutti, eppure molte vite soffrono di crisi di significato: Nonostante il comfort materiale ci si lamenta chiedendosi il motivo o lo scopo della propria vita andando a cercare altro, surplus, inganni dei sensi e della mente, nel frattempo che le nostre vite vittime di ansia e depressione, ricche di domande esistenziale ma opulente, sono rette dall'operato di gente la cui vita si basa proprio sulla nostra grande richiesta materiale, alimentare e di ogni cosa. E fanno tutto questo per noi, sfruttati e sottopagati. E non ne siamo abbastanza, o per niente, grati. Continuando a lamentarci, ancora e ANCORA

    Ecco dove vivono ad esempio, sfruttati e sottopagati, braccianti della terra che lavorano e prendono e toccano con mano per la prima volta il cibo che poi verrà portato sulle nostre tavole

    (nelle foto nello specifico Repubblica Dominicana) dimore affidate a chi fa il 90% della produzione del nostro cibo, il duro lavoro; lavorazione e distribuzione successivamente.


    mani callose insudiciate e luride dopo giornate a spaccarsi al sole e al vento e mani curate a prendere il proprio barattolo in una giornata noiosa e insoddisfatta di compere

    Ecco dove provengono i nostri articoli a basso costo, tutto per farci vivere bene, una giornata di lavoro che si sa quando inizia, non si sa quando finisce


    Tutta questa richiesta e abbondanza, e il non vedere lo sforzo ed essere irriconoscenti per tutto questo e la selettività nel mondo per cui è offerto tutto questo, ci offusca, siamo sopraffatti... dagli stimoli, dall'eccesso, diventa difficile focalizzarsi su ciò che è davvero significativo ed essenziale e la nostra felicità.
    Una vita frugale aiuterebbe a liberarsi dai condizionamenti e a essere più liberi, eliminando il superfluo e mantenere solo ciò che contribuisce all'equilibrio e al benessere personale. Vivere entro i propri limiti, semplificare le cose e adottare un atteggiamento di gratitudine verso ciò che già si possiede, sia nel mondo esteriore che in quello interiore. Eppure non è così, tale impegno che ci rende la vita facilitata e prospera ad opera di gente lontana e sconosciuta o gente che si impegna in studi oggi o l'ha fatto nel passato, è ignorato talvolta e dobbiamo fare i conti con tutti.

    Da un punto di vista religioso, anche il nemico è buono, perchè è colui che ci allenerà la pazienza.
    Da una parte ci sono esseri che ci hanno aiutato a raggiungere la società agiata che abbiamo oggi e che contribuiscono con i loro sacrifici e studi giornalmente al miglioramento della civiltà, dall'altra parte ci sono esseri che recano beneficio nel proprio piccolo a livello umano, non tutti possiamo essere produttivi e meritevoli a livello universale, dall'altra parte ancora, ma proprio dall'altra parte proprio lontano, ci sono esseri invece che danneggiano tutto questo e che fanno regredire tutti gli sforzi che altri hanno compiuto e che non solo non apprezzano ciò che altri hanno fatto per la loro vita e guastano la serenità e vite altrui, ma la loro stessa esistenza non è altro che una zavorra al mondo intero.
    Possiamo pensare a persone nostre conoscenti che riconosciamo essere nient'altro che un fardello per l'umanità e che non hanno comportato altre che danni al prossimo, possiamo pensare a tutti gli individui che con le loro azioni malvage finiscono su tutte le pagine di cronaca. Possiamo focalizzare questa idea su ogni individuo malsano, qui facendo un esempio.

    Questo è un esempio tipico di persone senza alcun valore o potenziale, persone avverse allo sviluppo, alla bontà, alla serenità nella società. Persone che creano scompiglio o mettono a dura prova il proprio stato mentale e la fiducia verso il prossimo. Guardando nel dettaglio...

    Un primo piano evidenzia le loro facce da cazzo, una ragazza dai capelli tinti (che potrebbe iniziare a evitare inquinamento dalla sua chioma fuxia), e un altro/a ibrido, non si capisce di che genere sia, che dimostra altrettanta aria fiera e prepotente... persone che vivono nell'abbondanza ma che danno aria alla loro bocca, ma non dobbiamo lasciarci scoraggiare

    Quando il sole brilla, brilla senza alcuna discriminazione, brilla su ogni luogo del paese, in ogni dove in ogni angolo. Dovremmo essere così.
    Anche loro ruotano nel nostro stesso ciclo di esistenza tormentato (con qualche disgrazia in più, visto che sono ritardati), e anche loro meritano compassione, senza alcuna discriminazione. Cogliamo l'opportunità grazie all'esistenza di questi individui per addestrarci e fare progressi per la nostra solida pace mentale. E' gente inconsapevole, ma fanno parte del nostro sentiero, per la nostra felicità addirittura. Non lasciamo che le nostre (e comprensibili) reazioni naturali seguono il loro corso, cerchiamo di comprendere cose che forse gli altri non ci arrivano. Fermiamo il nostro odio e il nostro risentimento e riflettiamo, questa gente è il terreno di pratica, permette di allenarsi, la propria sopportazione e grado di consapevolezza del nostro stato mentale, la nostra comprensione di ogni individuo, capire il nostro grado di raggiungimento interiore, e di mantenere lo stesso slancio di pace che si ha quando siamo rilassati soli, perchè è quando ci confrontiamo con questa gentaglia, che attuiamo il vero addestramento di pace per la mente.
    Invece di perdere la calma, sviluppiamo pietà e compassione, perchè non sanno quello che stanno facendo. Non lo stanno facendo intenzionalmente, ma perchè vittima di emozioni negative oppure di sventure intellettive.

    Pratichiamo il rispetto e la pazienza.
    "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Lc. 23,33-34)



    Coloro che non hanno intrapreso alcuna pratica della pazienza, in punto di morte saranno colti da un forte sentimento di rimorso per le azioni negative che hanno commesso durante la vita.
    L'antidoto più efficace all'atteggiamento di abbandonare gli altri è la pratica della pazienza.


    E' ora di dire basta. Non manca molto per me e per voi che leggete, quindi meditate, attribuiamo il giusto valore a ciò che abbiamo, riconsideriamo le nostre priorità, valutate il contributo di ogni avvenimento anche se avverso, pensando a tutti la gente sfruttata e sottopagata per noi occidentali privilegiati e rendiamo grazie A LORO. Siamo grati

    Quando l'ambiente e chi lo abita,
    traboccano di corruzione,
    trasforma le circostanze avverse
    nel sentiero che porta all'illuminazione.

     
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    granatiere granitico

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