E' tutta questione di sicurezza

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    E' tutta questione di sicurezza


    Non si scherza con le statistiche, papà
    Tesoro, non puoi vivere basandoti sulle statistiche, devi correre dei rischi

    Ultimamente ho rivisto il film-cartone con Mcaulay Culkin (nei 20 minuti all'inizio e alla fine del film), Pagemaster, in cui lui è un bambino fissato con ogni dettaglio della sicurezza, petulante e mi è venuta in mente questa cosa XD.

    ma in effetti la nostra qualità della vita dipende solo dalla sicurezza, da diversi fattori di sicurezza (ad es. socio-economico, ambientale ecc.). Ma faccio una suddivisione in quelli che secondo me sono i principali fattori di sicurezza, ovvero quelli che, quando io mi sveglio, sono grata che siano soddisfatti, altrimenti la vita sarebbe ancora più merdosa, di quello che già è, e anche per ricordarsi di non parlare male dell'Italia, di quelli che con promesse di opportunità, se ne vanno sputando nel nostro paese. Io ci tengo a distanziarmi da questo atteggiamento ingrato e a concentrarmi su ciò che possediamo di positivo, abbracciando la gratitudine di tutto questo e che si dà per scontato:

    -sicurezza sociale: la sicurezza sociale dipende dal contesto principalmente, dipende da zona a zona, può variare anche all'interno di una stessa regione geografica, ma quindi se uno nasce nel degrado è svantaggiato o spacciato. Ma in ogni caso anche nelle zone più disgraziate in Italia, in Europa, è bene sempre ricordarsi che almeno qui abbiamo rispetto dei diritti umani, delle libertà civili e che in Europa è dove ci sono più paesi con democrazia e libertà. Quindi uno che nasce in una periferia o in una situazione di disagio in Italia, è sempre messo meglio di chi vive in certe parti del mondo. Di base la sicurezza sociale è più elevata rispetto a molte altre parti del mondo. Ma la sicurezza sociale dipende anche dalle proprie scelte. Quindi anche se sei più o meno fortunato e poi ti accompagni in brutti circoli o situazioni, la mancanza sicurezza te la sei cercata tu stesso/a. A volte si compatisce gente che ha scelto lui stesso il proprio destino, ma le relazioni personali e lo stile di vita, che ci è permesso decidere ha un impatto sulla sicurezza sociale individuale (es. dati proprio i variabili contesti, uno può scegliere chi seguire e il meglio per se stesso, uno sceglie la propria strada se nella legalità o nell'insicurezza; accompagnarsi al marocchino nel casolare abbandonato per farti dare droga, e poi finisci stuprata è una mancanza di sicurezza non imputabile alla situazione sociale, che può essere anche la migliore, ma i segnali d'allarme ci sono tutti, bensì ad una propria scelta personale; andarsi a schiantare la notte in 6 in una macchina omologata invece per 4 persone, per voglia di goliardia è una scelta personale, che può invece arrecare danni agli altri che non hanno creato le dinamiche dell'insicurezza. E credo sia sbagliato incolpare le norme stradali, oppure dare colpa ad una certa strada, per eventuali negligenze. Migliorare la sicurezza stradale non sta tanto nella modifica delle norme, ma piuttosto nel rispetto individuale di esse. Non bisogna attribuire la responsabilità degli incidenti alle presunte carenze nelle norme, ma che ogni individuo rispetti le regole esistenti... Perchè anche questa a volte ho sentito, dare la colpa alla strada, alle norme o a terze parti). Importante è che la propria mancanza di sicurezza, non vada a intaccare incolumità degli altri, poi ognuno si può schiantare dove vuole, senza però causare danni alle opere pubbliche
    In linea di massima, l'Italia è considerata un paese socialmente sicuro e se pensiamo agli altri continenti, non ci possiamo lamentare, anche se dipende dalla fortuna di quale regione e grado sociale provieni e la situazione specifica di ciascun individuo. E direi che le scelte personali fanno la grande differenza per aumentare la propria sicurezza

    -sicurezza sanitaria: si può intendere come garanzia di ricevere cure efficaci, prevenzione, igiene dei luoghi pubblici, programmi vaccinali ecc. La sicurezza sanitaria è legata alla capacità economica e il livello sociale del paese. Non so dire che livello di sicurezza sanitaria siamo, ma è l'unico tra i quattro concetti di sicurezza (sanitaria, sociale, strutturale, geologica) che ho scritto per il quale io non sento abbastanza sicurezza.
    Perchè per me c'è abbastanza sicurezza sociale, non mi sento in pericolo, mi sembra esagerata la descrizione di disagio con cui si raffigurano alcuni contesti cittadini, non c'è disparità sociale maschile-femminile che tanto si afferma, cosa altamente inesistente, né nient'altro. Come affermo dopo, non c'è alcun rischio naturale in Italia, mentre la sicurezza strutturale dipende dalle proprie scelte.Ma per quanto riguarda la sicurezza sanitaria la sento incerta e carente, soprattutto per la qualità delle cure.

    Affidare la propria salute a un medico quanto prenoti la visita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita. La verità è che su grande scala c'è sicurezza sanitaria, ma poi tu sei affidato al singolo dottore e con onestà e sincerità, a molti non gli va di faticare. Molti dicono che la qualità delle cure dipende se vai nel pubblico o nel privato, ma per me dipende dall'operato del singolo medico. Ci può essere quello che gli va di faticare nel pubblico o nel privato, la mia salute è affidata al caso. E spesso dal caso ha solo comportato incertezza e poca qualità complessiva delle cure. Per me posso anche aspettare, ma poi voglio la diagnosi e con accortezze... non è detto che se lo fai in privato, allora vieni seguito meglio. La soluzione sarebbe affidarsi a più professionisti per sentire più campane. Vivere sicuri ha un costo, nel vagare tra un medico inutile ed un altro.

    In definitiva sono grata del sistema sanitario in Italia, anche se un po' meno del singolo operato di medici coglioni negligenti non capenti

    -sicurezza strutturale (in generale sicurezza abitativa-domestica): dobbiamo pensarci a come e dove abitiamo, prima di piangere che ci accada una qualche forma di rischio in casa nostra.
    La casa di che anno è, è adeguata alle normative più recenti, la casa dove sta posizionata (in zone ad alto rischio sismico o in prossimità di corsi d'acqua? vuol dire che sarà soggetta a danni dovuti a eventi naturali, e già lo si sa a monte), segue una pianificazione urbanistica ecc.? In Italia, la sicurezza strutturale degli edifici è stabilita da norme specifiche chiamate Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), che fissano standard e regole da seguire nella progettazione e costruzione degli edifici. Altre normative antisismiche e decreti contribuiscono anch'essi a garantire la solidità e la sicurezza delle costruzioni.
    Inoltre copio paro paro una cosa trovata in rete:
    All’origine degli incidenti domestici possiamo identificare quattro tipologie di cause: caratteristiche dell’abitazione (scale, gradini, pavimenti scivolosi o sconnessi, spigoli vivi e sporgenze, scarsa illuminazione); cattivo utilizzo di apparecchiature (phon e rasoi usati in ambienti umidi o con le mani bagnate, impianti elettrici non a norma*, uso di prolunghe e prese multiple non a norma, fornelli accesi); condizioni di salute ed età (osteoporosi, disabilità, patologie croniche, problemi alla vista); altri fattori legati a stili di vita o abitudini (uso di farmaci che abbassano la soglia di attenzione, uso di alcool, detergenti contenenti sostanze tossiche e/o allergizzanti).
    *impianti elettrici non a norma di cui avevo fatto un topic in cui avevo già raccontato di quelli che vivono beatamente in una casa senza messa a terra sicura
    Aggiungerei anche che la sicurezza abitativa dipende anche da cosa ti circonda, la lista sarebbe lunghissima, ma ad esempio direi: industrie che lavorano con materiali ferrosi o chimici, che possono aumentare i potenziali rischi per la salute oppure il passaggio di treni o altre infrastrutture di trasporto. Sono già avvenuti abbastanza incidenti per capire che abitare vicino al passaggio dei treni contribuisce a rischi aggiuntivi, esplosioni, deragliamenti (e già uno lo sa a monte, quando si compra la casa).
    Quindi ambiente abitativo più sicuro dipende sia dal punto di vista strutturale (fondamenta, normative edilizie, sistemi elettrici ed idraulici) la collocazione, sia poi dalle abitudini quotidiane degli occupanti (prevenzione incidenti, incendi, utilizzo sicuro di elettrodomestici). A me sembra che ci si preoccupi dei problemi delle case, quando il danno si è già presentato, così come quelli che fumano smettono di fumare, quando gli viene il cancro. La sicurezza strutturale è legata alla prossima:

    -sicurezza geologica: un ambiente rispetto ad un altro predispone a clima o fattori più favorevoli o meno. In Italia, per la sua posizione, non ci può affatto lamentare, cioè per me per niente. La posizione geografica è invidiabile
    Tanta costa, ci affacciamo sul mare e non su un oceano, cosa migliore (oceano comporterebbe più rischi, tsunami, correnti oceaniche, cambi e peggioramenti del clima, se si pensa che alcuni deserti o climi orrendi sono causati da questi). Ci troviamo a latitudini medio-alte in una fascia climatica temperata. Purtroppo siamo situati tra la placca africana e la placca euroasiatica, quindi c'è qualche rischio sismico, ma secondo me il rischio sismico per le attività umane dipende principalmente da vecchie case (ci si preoccupa del rischio solo in base agli effetti causati su umani e abitazioni), quindi chi abita in edifici storici, vecchi borghi e lo sa benissimo che quelle costruzioni non sono in grado di resistere all'eventuale onda sismica, cioè vivi lì, fino a quando regge in piedi, ma già lo sai che in Italia avvengono anche terremoti di magnitudo tra 6-7 anche, quindi la tua baracca non regge. Tutto bello edifici antichi, ricca storia, archi e stradine acciottolate e la suggestione, ma prima di piangere tra le macerie, è meglio pensarci prima a tutto questo e valutare un equilibrio tra la preservazione del patrimonio storico e la sicurezza delle comunità e la tua pellaccia. Più che questione di sicurezza, è questione di scelta, se uno ci pensa alla cosa, o ci pensa solo a casa distrutta. Per quanto riguarda il resto non ci sono altri rischi; per quanto riguarda attività vulcanica, che io sappia sono potenzialmente pericolose a livello locale, quindi per evitare il rischio basta non abitare nei dintorni, semplicemente. Per abbattere il pericolo, basta non abitarci, la scoperta dell'acqua calda, ma mi sono resa conto che anche in queste questioni, le soluzioni più semplici portano a maggiore sicurezza. Il monitoraggio non porta a sicurezza certa di non accoppare a causa di attività vulcanica. Sei in potenziale rischio ogni momento. Quindi non si corre alcun niente, a meno chi non decida di propria volontà, a proprio rischio e pericolo, ma consapevolmente e non inaspettatamente, di poter subire possibili eruzioni ed esplosioni dentro casa propria. Più che rischio a queste punto bisogna parlare di accettata consapevolezza dell'azzardo e della pericolosità ambientale che prima o poi colpirà
    Per quanto riguarda invece il rischio idrogeologico, va di pari passo con mancata pianificazione urbanistica e condoni, quindi io non lo considero nemmeno un rischio

    Mi ritengo fortunata di essere nata in un luogo socialmente, geologicamente sicuro in linea di massima, clima favorevole, per il turismo, per le colture ed altro, clima in cui NON AVVENGONO FENOMENI ESTREMI (fenomeni estremi che colpiscono invece e purtroppo a volte paesi già disgraziati e poveri e sfortunati anche da questo punto di vista, se ci pensate in alcuni paesi la mancanza di sicurezza geologica è accompagnata da mancata sicurezza sociale-economica, quindi A PENSARCI BENE PRIMA DI DENIGRARE L'ITALIA). Se considerate fenomeno estremo le inondazioni di qualche rivolo, avvenuto di recente, dovete lavarvi la faccia con acqua fredda

    sotto spoiler una immagine rappresentativa dell'Italia nel Pliocene, come si vede Lazio, Toscana e Pianura Padana non esistevano. Come si sono formati? ALLUVIONI ... ciclo di ALLUVIONI e SEDIMENTAZIONI, che continueranno ad esserci anche se ci abitate voi e la vostra casa è mal situata o abusiva. Le alluvioni continueranno ad avvenire, quindi non è un fenomeno del tutto inaspettato che ci colpisce

    Dobbiamo ringraziare il suolo che calpestiamo, ringraziare l'Italia per quello che ci ha offerto. Sono grata di essere nata in questo angolo di mondo, che ci offre rispetto ad altri posti molta più sicurezza, e non in paesi di merda. Fino a quando c'è sicurezza, c'è tutto. E io non voglio correre dei rischi, dunque la mia casa è strutturalmente sicura, non abito vicino a vulcani esplosivi o fiumi (rivalutare la pericolosità dell'elemento acqua che all'apparenza fa meno paura del fuoco, ma sono entrambi indomabili e così come non puoi mettere il tappo al vulcano, ad una certa l'acqua non può resistere agli argini), non abito nei pressi di acciaierie, non mi immischio nel degrado sociale, la salubrità ambientale è al primo posto infine.
     
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